Da quando mi sono laureata (ormai più di 20 anni!) ne ho sentite di tutti i colori sulle uova, così come su tanti altri cibi…

Negli anni novanta questo alimento era demonizzato perché aumentava il colesterolo e non c’era da scherzarci!
Guai a mangiare più di 2 uova a settimana, poteva anche scoppiarti il fegato.

Poi da qualche anno a questa parte magicamente viene annunciata la notizia che si potevano consumare anche 12-14 uova a settimana, persino in condizioni patologiche.

Ora qualche dubbio mi sorge e razionalmente vado a vedere cosa c’è in letteratura scientifica

Et voilà…

spuntano tanti articoli e tra i tanti mi imbatto in 2 interessanti e recentissime review (ovvero revisioni di precedenti articoli scientifici) dove si denuncia il fatto che l’industria non dovrebbe finanziare la ricerca scientifica, perché interessata a manipolare i dati scientifici a proprio favore.

In effetti tanti degli studi dove le uova sono dichiarate innocue sono stati pagati da aziende private

(vedi tabella 2; “Industry Funding and Cholesterol Research: A Systematic Review”; Neal D. Barnard et al; American Journal of Lifestyle Medicine; 2019).

Effettivamente c’è molta discordanza tra i vari studi e la maggioranza di questi riporta aumenti significativi di colesterolo ematico in seguito ad un elevato consumo di uova.
Purtroppo l’ipercolesterolemia è un importante fattore di rischio per molte malattie, soprattutto per gli eventi cardiovascolari, quindi è assolutamente necessario controllare la quantità di colesterolo che deriva dall’alimentazione, ovviamente non solo quello contenuto nelle uova!

Ma le uova, in particolare il tuorlo, sono una delle principali fonti di colesterolo alimentare: un uovo di grandi dimensioni (≈50 g) contiene circa 186 mg di colesterolo.

Quindi, la mia opinione è quella che non bisogna demonizzare alcun alimento, quindi ben vengano le uova, ma non 14 a settimana!
Inoltre cerchiamo di fare i conti e valutare quanto colesterolo introduciamo ogni giorno attraverso i vari alimenti che mangiamo.