Vita frenetica, stress, mancanza di tempo e… facciamo la spesa correndo al supermercato, cercando cibi pronti che non debbano essere preparati.
La prima vittima di tutto questo meccanismo?
Le verdure.
Osservando con un attimo di calma, possiamo notare come nei negozi sia aumentata esponenzialmente l’offerta di verdure già pronte, confezionate in buste o contenitori di plastica.
Negli ultimi anni sono stati fatti molti controlli in questo settore alimentare, spesso con risultati controversi, ma, ovviamente, qualche dubbio nasce!
Le principali criticità sono la carica batterica e la presenza di sostanze tossiche, come erbicidi, pesticidi, metalli pesanti e plastiche.
Per la carica batterica spesso sono stati riscontrati Escherichia Coli in eccesso, ma in qualche caso anche Salmonella e Listeria, quindi, se proprio fosse necessario consumare verdura preconfezionata cruda, rilavarla sarebbe sicuramente utile.
Per la presenza di sostanze tossiche invece il consiglio è quello di non comprare questo genere di verdure se possibile, ma di orientarsi verso prodotti freschi, senza confezioni di plastica, a km zero, da agricoltura biologica o lotta integrata, metodiche che, per quanto non siano scevre di criticità, garantiscono prodotti con minor carico di molecole dannose per il nostro organismo.
Bisogna poi considerare che le verdure preconfezionate perdono gran parte dei loro sali minerali e vitamine, ulteriore motivo per cui il consiglio è quello di mangiarle fresche.
Infine…
cerchiamo di guardare bene il prezzo!
Una busta di insalata pronta da 200 grammi costa mediamente 2 euro… ovvero 10 euro al kg, contro l’1,5 euro dell’insalata fresca da preparare…
certo nell’insalata preconfezionata dobbiamo aggiungere microorganismi potenzialmente nocivi, sostanze chimiche e plastiche, che non possono essere gratis!