Arrivano le feste di Natale e con loro almeno 5 o 6 giorni di ricorrenza in cui è d’obbligo sedersi a tavola con amici e parenti.
Ovviamente non è possibile non festeggiare, ma non si può neanche mangiare in modo inconsapevole soprattutto se è presente una malattia oncologica
Purtroppo nei pazienti malati di cancro l’organismo è condizionato da un’importante infiammazione cronica, base per l’insorgenza della malattia, che viene alimentata dai cibi che consumiamo, soprattutto quelli di derivazione animale ricchi di grassi saturi e acido arachidonico, eccezion fatta per il pesce.
Non solo molti cibi contengono sostanze che aumentano lo stress ossidativo cellulare, peggiorando notevolmente la capacità dell’organismo di rispondere alla malattia attraverso il sistema immunitario. Inoltre anche il modo di processare i cibi (cottura, conservazione, etc.) può aumentare lo stress ossidativo.
Va poi sottolineato che un sovraccarico alimentare richiede un super lavoro da parte degli organi emuntori deputati all’eliminazione delle sostanze di rifiuto (che diverrebbero tossiche qualora si accumulassero all’interno dell’organismo), fegato in primis.
Ecco quindi una serie di indicazioni per festeggiare arrecando meno danni possibili
Fare festa solo nei giorni celebrativi (al massimo parliamo di 3-5 giorni) e in quei giorni scegliere uno solo dei due pasti principali giornalieri in cui festeggiare (per capirci se si mangia molto a pranzo, limitarsi a cena e viceversa).
Limitare le portate e magari distribuire tutti gli alimenti che si desiderano nei vari giorni di festa (ad es. se a Natale si gradiscono i tortellini in brodo sarebbe utile evitare il secondo primo, che si potrebbe lasciare per il giorno di Santo Stefano).
Incrementare l’attività fisica in queste giornate festive, come camminare prima e dopo i pasti.
Adottare diete ipocaloriche ed a basso indice glicemico con almeno 5 pasti al giorno nei giorni in mezzo alle varie festività per recuperare gli stravizi, cercare di perdere il peso in eccesso accumulato e disintossicare gli organi emuntori.
Inoltre: cercate sempre di iniziare il pasto con abbondanti verdure crude, ricche sia di fibre in grado di aumentare il senso di sazietà e ridurre l’assorbimento di grassi, zuccheri e sostanze tossiche delle pietanze successive, che di antiossidanti capaci di ridurre lo stress ossidativo causato dall’eccesso di alcuni alimenti. Foglie di prezzemolo, sedano, ravanelli, finocchi e carote crude potrebbero introdurre il pasto o meglio costituire l’antipasto sotto forma di pinzimonio.
Proponete non più di 4 portate: un antipasto, un primo piatto, un secondo piatto con contorno di verdure (non devono mai mancare; meglio se cavoli, broccoli, etc.) e un dolce.
Preferite menù a base di pesce piuttosto che di carne e se scegliate la carne optate per carni bianche.
I primi piatti meglio se a base di verdure (ad esempio un risotto con i funghi o con la zucca), e cercate di ridurre le porzioni all’indispensabile, vino compreso.
Evitate spumanti e superalcolici e sostituite il dolce alla fine con una macedonia di frutta fresca (meglio se di frutti di bosco) accompagnata da frutta secca oleosa (noci, pistacchi, mandorle, etc.).
Si può festeggiare lo stesso e mangiare bene, soprattutto in Italia, paese che offre ogni ben di Dio. Bisogna sicuramente svincolarsi un po’ da alcune tradizioni, ma la salute è di gran lunga più importante di ogni altra cosa.
Esempi di menù per le feste:
Vigilia:
Pinzimonio di verdure crude con bagnacauda
Sformato di topinambur con carciofi e olive taggiasche
Vellutata di zucca con crostino di pane integrale di grano antico
Branzino al forno al profumo di rosmarino con contorno di broccoletti
Una fetta d’ananas
Natale:
Pinzimonio di verdure crude con maionese vegetale di lupini
Crostino di pane integrale di grano antico con cavolo nero toscano
Stracciatella (uova e parmigiano) in brodo di cappone
Cappone lesso con verdure fermentate e broccoli verdi al vapore
Macedonia di frutti di bosco con petali di mandorle e sciroppo d’acero
Santo Stefano:
Pinzimonio di verdure crude con olio evo
Risotto ai funghi porcini
Coniglio arrosto con finocchietto e contorno di cicoria
Crostata fatta con farina di grani antichi e zucchero di fiori di cocco alla marmellata di mirtilli bio senza zuccheri aggiunti
San Silvestro:
Pinzimonio di verdure crude con olio evo
Crostino di pane integrale di grano antico con salmone selvaggio e burro chiarificato biologico al timo
Mezzemaniche di grano antico al ragù di pesce azzurro
Rana pescatrice al forno con batata rossa
Insalata di cavolo rosso con uvetta e pinoli
Dolcetti raw con datteri, noci di pecan e carrube
Dott.ssa Edy Virgili